1974 – G. Baget Bozzo, Il partito cristiano al potere. La DC di De Gasperi e di Dossetti 1945-1954

1040 Baget Bozzo - Partito cristiano al potere

G. Baget Bozzo, Il partito cristiano al potere

La DC di De Gasperi e di Dossetti 1945-1954
Vallecchi, Firenze 1974

Indice

Premessa, 1
IL PARTITO CRISTIANO AL POTERE
Cristianesimo e politica, 9
Gesù come modello politico (9); I tipi di teologia della politica (14); La fine della cristianità (24); La nascita del partito cristiano (26); Pio X e il partito cristiano (28); Benedetto XV e la soluzione di Sturzo (31); Pio XI e lo Stato italiano (34); Pio XII e lo schema agostiniano (J 7); Dopo il secondo concilio Vaticano (40).
La Democrazia cristiana alla vigilia del potere, 45
Popolari e neoguelfi (45); L’antifascismo cristiano (48); Il sorgere della Dc (54); De Gasperi e Sturzo (61); La minoranza repubblicana (64).
Tra azionismo e qualunquismo, 71
De Gasperi candidato alla direzione dci governo (71); L’«assemblea» della Dc (76); Il qualunquismo (89); Lo scioglimento del partito della sinistra cristiana (97).
La scelta repubblicana, 105
La stagione dei congressi (105); Gonella e il progetto costituzionale della Dc (109); Il pronunciamento filo-repubblicano (113); La scelta istituzionale, le elezioni per la Costituente e la partenza del re (120).
Il governo dei partiti di massa, 129
Un monarchico a capo della repubblica (129); I contrasti nel governo quadripartito (134); Il dissenso nel partito (139); La scissione socialista e l’uscita di «Cronache sociali» (145); La fine del tripartito (153).
L’urto frontale con le sinistre, 161
«Cronache sociali» e il comunismo (161); Il piano Marshall (166); Il movimento giovanile, i sindacalisti cristiani, il secondo congresso della Dc (172); Il «partito nazionale» (183).
La Dc e l’ideologia politica della Costituzione, 189
Gli organi costituzionali (189); I diritti dei cittadini (198); I patti lateranensi (203); Le garanzie costituzionali (206).
Il 18 aprile, 211
Il rimpasto governativo e l’apertura della campagna elettorale (211); L’unità dei cattolici e i Comitati civici (220); L’elezione del presidente della repubblica (227); Il nuovo governo centrista (231).
Nascono le correnti, 235
L’attentato a Togliatti e la fine dell’unità sindacale (235); Il ruolo del partito (241); «Politica sociale» al convegno di Pesaro (246).
I dossettiani e i Comitati civici, 253
Il «partito programmatico» (253); «Unità sì, ma intorno a che cosa?» (256); Il dibattito sul ruolo politico dell’Azione cattolica (260).
Il congresso delle riforme, 267
L’adesione al patto atlantico (267); La ricomparsa delle destre e la lotta di Piccioni alle correnti (276); Il «terzo tempo sociale» (282); De Gasperi, l’affermazione dossettiana e le polemiche post-congressuali (287).
La polemica sulla politica economica, 297
Una «democrazia senza aggettivo» (297); L’ostruzionismo alle riforme e la crisi socialdemocratica (301); «Venti mesi di interim» (306); La segreteria Gonella-Dossetti (312).
Il centro-sinistra difficile, 321
La nuova linea tattica di Fanfani e le conseguenze politiche della guerra di Corea (321); Le opposizioni convergenti (328); La crisi della segreteria dc e le elezioni amministrative nel Centro-Sud (335); Il compromesso di Fanfani e la sconfitta di Piccioni e Dossetti (341).
Da «Cronache sociali» a «Iniziativa democratica», 349
I convegni di Rossena e lo scioglimento della corrente dossettiana (349); Bilancio del dossettismo (355); Le ripercussioni della fine di «Cronache sociali» sul movimento giovanile dc e la filosofia di Balbo (361); L’emergere della «seconda generazione» (372); La «corrente della Dc» (377).
Il Mezzogiorno all’opposizione, 383
Il potenziamento del ruolo dell’Azione cattolica (383); Il problema degli «apparentamenti» elettorali e la cosiddetta «operazione Sturzo» (389); La responsabilità di De Gasperi (395); Lo sgretolamento della leadership degasperiana e il disagio di Iniziativa democratica dopo il consiglio nazionale di Anzio (399).
L’ideologia centrista e la «difesa democratica», 407
La sortita di Gronchi (407); La Dc fra «cristianesimo sociale» e «democrazia protetta» (413); Lo «Stato forte» e i neofiti del degasperisrno (419); Una polemica contro le «utopie» e lo scontro sulla riforma elettorale (427); L’apertura della campagna elettorale: il «dialogo» di Arcinazzo (436).
L’ultimo De Gasperi, 445
La sconfitta del «polipartito» (445); Un governo senza maggioranza e il tentativo centrista di Piccioni (451); Il monocolore del presidente: Pella al governo (457); Il ritorno di De Gasperi alla segreteria e la crisi del «governo amico» (463); La protesta di La Pira (469).
La seconda generazione al potere, 473
Il monocolore Fanfani: De Gasperi abbandona la prospettiva centrista (473); Il «neo-centrismo» e l’inasprimento del dibattito nella Dc (478); Lo schieramento delle correnti di fronte al congresso nazionale (486); Il disegno politico dell’ultimo De Gasperi (491); L’alternativa di Granchi e l’imbarazzo di Iniziativa democratica (497); Un nuovo assetto del partito: la segreteria politica a Fanfani (501); La morte del leader (506).
Tre riviste post-dossettiane, 515
«Lo spettatore italiano» e il limite corporativo delle forze democratiche (515); «Terza generazione»: un nuovo modello morale e civile (522); «La base»: una figura autonoma e laica per il partito cristiano (536).
Conclusione, 545
Nota dell’editore, 549
Indice dei nomi, 551
Indice generale, 569